Le Colonne Sonore

“La tua musica sembra una colonna sonora per un film o un videogame..” . Questa frase l’avrò ascoltata migliaia di volte. Tutti coloro che nel corso degli anni hanno ascoltato i miei brani hanno quasi sempre dato questa critica. Beh? Perchè allora non dare loro credito?

Dopo l’esperienza dell’editore di Torino mi sentivo restio nel contattarne altri ma qualcosa nel frattempo era cambiato: il mio stile musicale cominciava a proiettarsi verso sonorità più elettroniche e cominciavano ad avere quel tocco di perfezione che mancava: i risultati arrivarono come previsto. Stavolta mi sentivo davvero pronto per contattare una casa editrice ma dovevo scegliere bene ovvero una casa editrice specializzata nel settore delle colonne sonore.

Cercando su internet trovai la casa editrice APBeat di Roma. Li contattai al fine di presentarmi e proporre i miei lavori per sottoporli alla loro attenzione. Non attesi tanto per la risposta da un gentilissimo Andrea Amati che mi invitò ad inviargli il mio repertorio ed una volta ascoltato fu lui a contattarmi proponendomi l’inserimento di quei brani all’interno della loro “library”, ovvero una raccolta di brani adatti per colonne sonore per progetti video di terzi che, su contratto, potevano utilizzare i brani scelti dalla stessa raccolta. Non esitai un secondo per firmare l’accordo con l’APBeat ed ero al settimo cielo! Ecco: con una semplice firma ufficializzai il mio ingresso nel mondo delle colonne sonore. Periodicamente l’APBeat, o meglio Andrea e Paolo Amati, mi fornivano i resoconti dell’utilizzo dei miei brani in colonne sonore per brevi documentari e video esplicativi. Fu un buon inizio ed una ottima nota da inserire nel mio curriculum artistico.

E nel frattempo arriviamo nel 2005, un anno decisamente importante per la mia vita artistica.  Leonardo Lodato, giornalista e capo servizio del quotidiano “La Sicilia”, che conosceva già il mio excursus musicale, mi invitò  ad incontrarci per sorseggiare un buon caffè e per propormi la realizzazione della colonna sonora di un documentario. Dopo aver ascoltato in breve l’argomento del documentario ovvero il racconto della storia del Regio Sommergibile “Sebastiano Veniero”, del suo ultimo viaggio e del coraggio di quell’equipaggio che, a causa di tragico incidente avvenuto il 26 agosto 1925, non fece ritorno in porto, accettai l’impegno di trasformare quelle sensazioni visive in musica pregando Leonardo di farmi avere più materiale possibile per aiutarmi nella realizzazione della colonna sonora. Contestualmente Leonardo mi presentò un sorridente Guido Capraro, suo amico e “socio” nella realizzazione del documentario, che mi inviò tutto il materiale richiesto per iniziare questo ambitissimo progetto.

Subito dopo ci fu un susseguirsi di scambio di email con Leonardo per informarlo man mano della realizzazione della colonna sonora che riuscivo a terminare in meno di un mese. Dal 9 al 20 febbraio 2005 avevo già realizzato quattro brani per la colonna sonora “Veniero” e Leonardo, quello stesso 20 febbraio mi scrisse “Un fulmine!”. Gli risposi il giorno dopo così: “Ciao Leon, non è questione di essere fulmini… ho solo molta fantasia stuzzicata da un’ispirazone. E il Veniero me ne sta dando moltissima… mi piacciono molto quelle atmosfere un pò tristi e malinconiche … la storia del Veniero ne rispecchia tanta. Quello di ieri sera l’ho intitolato “Una Lacrima in fondo al Mare”.. ne vado molto fiero: non solo va oltre i miei canoni,, sai bene che sono portato per la musica elettronica ma questa volta ho voluto mescolare la musica classica con l’elettronica… un pò per evocare l’epoca del Veniero, un pò perchè è questo il tempo che viviamo. Quindi in questo modo il passato si ricongiunge col presente ed il Veniero ed il suo Equipaggio sono ancora vivi, almeno metaforicamente . Purtroppo ho poco materiale a cui ispirarmi … sto leggendo la tua recensione sul portale , ho trovato ben poco su internet ma non ti deluderò!. Ho anche fatto un brano dedicato all’Explorer Team (che è anche il titolo del brano). Dovrei essere a Catania nei primi di Marzo e spero di poterti consegnare l’opera completa. Il prossimo brano sarà tutto elettronico, sarà solamente un’atmosfera creata da pad ed effetti che rievochino il mondo marino. Sembra facile ma ti assicuro che non lo è tanto.. non deve sembrare monotono nè tanto meno lo voglio troppo “corposo”.. comunque.. anche in questo non ti deluderò!.. Alla prox..!

“Veniero” non fu solo un documentario. Leonardo Lodato e Guido Capraro, grazie alle loro immagini acquisite durante le loro immersioni autorizzate dalla Marina Militare sul relitto del sommergibile, sono riusciti a raccontare la storia di quei uomini di mare restituiendo loro la giusta dignità per il coraggio profuso e raccontato da testimonianze raccolte dai due autori che, successivamente nel 2012, trascrissero il progetto attraverso un libro: “Storie di Uomini e di Navi - Un’avventura chiamata “Veniero”. Il mio contributo non si fermò solo alla colonna sonora: nel 2010, per celebrare gli 85 anni dell’affondamento, pubblicai l’album “Veniero” nel quale, oltre ai brani della colonna sonora, aggiunsi altre tracce ispirate al documentario scegliendo come copertina uno dei dipinti più belli e realizzati dalla bravissima artista catanese Carmen Gravagna.

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